Un Kurhaus “rosso autonomia” per i 50 anni del Secondo Statuto di Autonomia dell’Alto Adige.
Quella di lunedì 05 settembre è stata una giornata importante per l’Alto Adige, che ha celebrato i 50 anni del Secondo Statuto di Autonomia. Un traguardo decisivo per la storia altoatesina che sancisce l’entrata in vigore di strumenti di tutela delle minoranze come la parificazione linguistica, la proporzionale o l’insegnamento della madrelingua.
Autonomia: il posizionamento
Oltre 400 invitati hanno partecipato all’evento presso il Kurhaus di Merano che, per l’occasione, si è vestito di rosso. L’immagine dell’allestimento, curata da doc a communication group, segue il concetto di posizionamento complessivo legato all’Autonomia. Un progetto che – dall’installazione permanente in Piazza Magnago a Bolzano, fino al concerto al Kurhaus di Merano – passando per l’evento di giugno al Teatro Comunale di Bolzano e tutta la comunicazione online e offline dell’Autonomia, vede la nostra firma stilistica e strategica.
L’allestimento
Installazioni sostenibili, realizzate in materiali riciclati, hanno reso distintiva la facciata del palazzo meranese. Grande risalto comunicativo al concetto di autonomia anche all’interno con un allestimento che vede la presenza della scritta tridimensionale AUTONOMIA e diversi supporti tra stendardi e immagini video.
L’evento
Presenti personalità in carica ed ex componenti dei Governi e dei Parlamenti italiano ed austriaco, le ambasciate e i responsabili della società, degli affari e della politica a livello europeo, nazionale, statale e locale. Nel corso della cerimonia si sono avvicendati gli interventi della ministra federale austriaca per l’Unione Europea e la Costituzione, del ministro dell’Economia e delle Finanze italiano e del presidente della Provincia. Insieme a loro anche degli ospiti speciali. Thinlay Chukki, rappresentante per l’Europa Centro-Orientale del Governo tibetano in esilio e Oliver Paasch primo ministro della Comunità di lingua tedesca in Belgio.
La cerimonia ha ospitato il concerto dell’orchestra Haydn che, sotto la direzione di Diego Ceretta, si è esibita su opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi e del compositore contemporaneo genovese Marcello Fera, che oggi vive e lavora a Merano.